Si comunica alla gentile clientela che il laboratorio effettua la determinazione dei Silossani nei Biogas da discarica.
Si comunica alla gentile clientela che il laboratorio effettua la determinazione dei Silossani nei Biogas da discarica.
A partire dal 01/01/2016 tale composto è stato classificato come cancerogeno di categoria 1B (Regolamento (CE) n.1272/2008. Ciò ha comportato per i lavoratori esposti a tale sostanza, la ricaduta nel campo di applicazione del Titolo IX Capo II del D.Lgs n.81/2008 e s.m.i. (artt. n. 233 – 245), relativo alla protezione dei lavoratori da agenti cancerogeni e mutageni. Il Datore di Lavoro è tenuto ad effettuare l’adeguamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Il nostro Laboratorio effettua sopralluoghi per la verifica delle situazioni lavorative migliorative, al fine di poter predisporre programmi di indagine, finalizzato alla determinazione della formaldeide attraverso metodi ufficialmente riconosciuti con campionamenti attivi e/o a diffusione radiale.
Il Decreto legislativo 81/2008, normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, classifica nel Titolo VIII (art. 180) il microclima tra gli agenti fisici che, ai sensi dell’art. 181, devono essere compresi nella valutazione dei rischi. A tal fine l’Istituto Superiore di Sanità ha redatto i Rapporti ISTISAN 15/25 – Parametri microclimatici e inquinamento indoor. Tale documento riporta un inquadramento dei parametri termo-igrometrici e i componenti/elementi del sistema edilizio di cui tener conto nel monitoraggio dell’aria indoor e una sintesi delle relative influenze sugli inquinanti chimici e biologici. Informiamo che presso il nostro laboratorio si possono eseguire le analisi e la valutazione del rischio previste in tale rapporto ISTISAN.
Informiamo che presso il nostro laboratorio si possono eseguire analisi tribologiche dei lubrificanti, finalizzate alla valutazione dell’efficienza delle vostre macchine e dello stato chimico-fisico degli oli lubrificanti ed idraulici. Analisi di base quali: Metalli da usura Elementi Contaminanti Additivi Viscosità cinematica a 40°C Alcalinità residua TBN Contaminazione da acqua Sedimenti (D2273) Commento, diagnosi e suggerimenti operativi.
Con la presente si porta a conoscenza che già dal dicembre 2003, con l’entrata in vigore del D.Lgs. 31 del 2 febbraio 2001, che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano e successivamente modificato dal D.Lgs. 27/2002, si evidenzia che gli acquedotti garantiscono la potabilità dell’acqua fino all’allaccio con l’impianto del condominio, dopodiché la responsabilità di eventuali difformità graverà sugli amministratori dei condomini. La responsabilità che gli amministratori hanno in merito alla garanzia della qualità dell’acqua distribuita nell’edificio da loro amministrato, rende indispensabile che ognuno di essi programmi un controllo analitico per verificare la potabilità dell’acqua erogata, onde evitare di conseguenza pesanti sanzioni. Il laboratorio “Dott. Chimico Bruno Catara Nucleo Chimico Mediterraneo”, accreditato Accredia con il n.0898, è a Vostra disposizione per tutte le informazioni necessarie. Potete contattare il Dott. Bruno.
Lo studio è in grado di offrire il servizio riferito alla Marcatura CE dei materiali per costruzione, classificando i vari aggregati, riferendosi a specifiche norme UNI EN. Di seguito le tipologie di aggregati e le norme di riferimento – Aggregati per calcestruzzo (UNI EN 12620) – Aggregati per conglomerati bituminosi (UNI EN 13043) – Aggregati leggeri per CLS, malta e malta da iniezione, strade ed opere di ingegneria civile (UNI EN 13055) – Aggregati per confezionamento di malte(UNI EN 13139) – Aggregati per sottofondi e costruzioni stradali (UNI EN 13242) – Aggregati per Armourstone (UNI EN 13383) – Aggregati per massicciate ferroviarie – Ballast- (UNI EN 13450) Tale classificazione è effettuata attraverso la determinazione delle caratteristiche tecniche degli aggregati, utilizzando specifiche norme UNI EN Di seguito un elenco dettagliato dei test che vengono effettuati per la classificazione di tali aggregati e le norme UNI EN di riferimento · Classificazi
A seguito di quanto accaduto in Italia, nel 2011, in cui è stato registrato il primo caso di contagio di legionellosi a seguito di un trattamento dentale di routine, le nuove “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” hanno considerato la possibilità che il batterio che causa la malattia, possa annidarsi nell’acqua del circuito idrico della poltrona odontoiatrica e diffondersi attraverso l’aerosol rilasciato dai rubinetti e dagli strumenti dotati di turbine che utilizzano acqua. Risulta quindi necessario minimizzare il rischio di acquisizione della malattia nel corso di procedure odontoiatriche al fine di prevenire l’esposizione dei pazienti e di tutto lo staff che si occupa di tali pratiche. Le Nuove Linee Guida forniscono specifiche indicazioni di buona pratica da applicare in tale ambito, raccomandano almeno una volta l’anno la ricerca del microrganismo attraverso analisi di laboratorio e inoltre di tenere un registro degli interventi effett
La Legionella Pneumophila, indicata con il termine comune di Legionella, è un batterio che prolifera soprattutto in ambienti acquatici. Tale batterio è in grado di infettare l’uomo per inalazione causando una malattia, simile alla polmonite, chiamata Legionellosi. Il 7 maggio 2015 sono state approvate in Conferenza Stato – Regioni le nuove “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi”. Questo documento intende riunire, integrare ed aggiornare in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative: • “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi” – Accordo Stato-Regioni del 04/04/2000 (pubbl. G.U. n.103 del 05/05/2000), volte a fornire agli operatori sanitari informazioni aggiornate sulla legionellosi, sulle diverse fonti di infezione, sui metodi diagnostici e di indagine epidemiologica ed ambientale. • “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-
Il continuo aumento dei cosiddetti inquinanti emergenti, quali farmaci, ormoni, droghe e sostanze chimiche, molte delle quali di uso domestico, sta spingendo l’intera comunità scientifica a vedere come cercare di controllarne le emissioni e – dove possibile -rimuoverli dall’ambiente. In particolare nella zona dell’oasi del Simeto, fiume nel quale convogliano gli scarichi dei depuratori di più cittadine, la presenza di tali sostanze potrebbe essere elevata. Tra questi inquinanti spiccano classi di sostanze quali farmaci e ormoni naturali e sintetici,droghe d’abuso e sostanze correlate, disinfettanti, sostanze chimiche impiegate per deodoranti, creme e cosmetici, composti perfluorurati, plasticizzanti, surfattanti (alchilfenoli) e contaminanti di origine antropica quali caffeina, nicotina e alcuni dei loro principali metaboliti. Alcuni studi hanno dimostrato che gli impianti di trattamento a carboni attivi sono molto efficaci anche per la rimozione di questi microinquinanti |
Il laboratorio NCM, è in grado di effettuare il monitoraggio delle acque marino costiere al fine di monitorare la bontà di tali acque e studiare le variazioni chimiche e microbiologiche delle stesse. Tra gli ultimi lavori effettuati ed ancora in corso d’opera si può annoverare quello di adeguamento della banchina del porto commerciale di Augusta. A tal proposito il laboratorio NCM sta curando lo studio e monitoraggio delle Acque marino-costiere dell’area sopra indicata, effettuando analisi in situ, mediante l’utilizzo di una sonda multiparametrica (IDROMAR), in grado di determinare pH, conducibilità, torbidità, salinità, clorofilla A, temperatura, ossigeno disciolto, e potenziale redox (ICRAM scheda 2); oltre al campionamento delle acque a diverse profondità (ICRAM scheda 1) con successive analisi in laboratorio.
L’avvento delle vernici antivegetative, note anche col nome di vernici antifouling (AF), al posto del TBT, utilizzate per evitare la colonizzazione degli organismi marini, ha portato negli anni ad un graduale aumento dell’inquinamento marino. La maggior parte di tali vernici è a base di rame e di biocidi, “booster biocides”, i più comuni dei quali sono l’Irgarol 1051, il Diuron, Sea-Nine 211, Diclofluanid, Clorotalonil, e lo Zinco piritione. Il laboratorio NCM, grazie all’utilizzo di strumenti come GC/MS ed LC/MS/MS si presta a determinare tali sostanze anche se presenti in quantità dell’ordine dei ppb.
Informiamo la gentile clientela che il nostro laboratorio è accreditato per l’esecuzione del monitoraggio delle acque erogate dal chiosco “casa dell’acqua”.