Analisi acque sotterranee, reflue, mari, fiumi e laghi, nel rispetto della normativa vigente
Sotterranee
acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona di saturazione e a contatto diretto con il suolo o il sottosuolo.
Il laboratorio si occupa di:
- Campionamento mediante l’utilizzo di mezzi idonei (es. pompe ad immersione)
- Analisi e controllo di tutti i parametri previsti dalla normativa vigente
- Consulenza in merito ai risultati ottenuti
Reflue
- Acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche;
- Acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue provenienti da edifici od installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, differenti qualitativamente dalle acque reflue domestiche e da quelle meteoriche di dilavamento, intendendosi per tali anche quelle venute in contatto con sostanze o materiali, anche inquinanti, non connessi con le attività esercitate nello stabilimento;
- Acque reflue urbane: il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali, e/o di quelle meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato;
Il laboratorio si occupa di:
- Controlli dei parametri previsti dalla normativa vigente o dalle autorizzazioni specifiche
- Campionamento mediante l’utilizzo di mezzi idonei
- Analisi e valutazione di tutti i parametri previsti dalla normativa vigente o dalle autorizzazioni
Mare, fiumi, laghi
- Acque costiere: le acque superficiali situate all’interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali, e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione;
- Fiume: un corpo idrico interno che scorre prevalentemente in superficie, ma che può essere parzialmente sotterraneo;
- Lago: un corpo idrico superficiale interno fermo;
Il laboratorio si occupa di:
- Controlli dei parametri previsti dalla normativa vigente
- Campionamento mediante l’utilizzo di mezzi idonei
- Analisi e valutazione di tutti i parametri previsti dalla normativa vigente
Acque potabili nel rispetto del D.Lgs. 31/01
Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e
pulite.
Le stesse non devono contenere microrganismi e parassiti, ne’ altre
sostanze, in quantita’ o concentrazioni tali da rappresentare un
potenziale pericolo per la salute umana; a tal proposito devono essere soddisfatti i requisiti minimi di cui alle parti A (parametri microbiologici) e B (parametri chimici) dell’allegato I del decreto 31/2001.
Per tutelare la salute della popolazione, oltre ai parametri chimici e microbiologici, previsti dal D.Lgs. 31/2001, è stato emanato il Decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 28 che attua la Direttiva 2013/51/Euratom del consiglio, del 22 ottobre 2013 che stabilisce i requisiti in relazione alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano.
Il laboratorio del Dott. Chimico Bruno Catara è in grado di effettuare le analisi richieste dal D.Lgs. 31/2001 ed è convenzionato con altri centri per la determinazione delle sostanze radioattive, così come previsto dal D.Lgs. n. 28 del 15 febbraio 2016
Il laboratorio si occupa di:
- Campionamento e analisi di acqua per gli acquedotti, per i comuni e per i privati di acqua destinata al consumo umano
Analisi acque di piscina
Il laboratorio si occupa della:
- Stesura dei manuali così come richiesto dall’ Accordo Stato Regioni 2003
- Consulenza per l’individuazione delle azioni necessarie per la correzione delle eventuali non conformità
- Campionamento e analisi delle acque nel rispetto dell’ Accordo Stato Regioni 2003
Analisi acque di irrigazione
Il laboratorio si occupa dell’analisi delle acque di irrigazione al fine di valutare l’idoneità della stessa per gli usi previsti
RIFIUTI
La definizione di rifiuto è riportata nell’articolo 183 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale – Parte quarta – Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” .
Per rifiuto si intende qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’Allegato A alla parte quarta del presente decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi.
L’articolo 184 del succitato decreto riporta le definizioni delle diverse classificazioni possibili per i rifiuti, in particolare gli stessi si distinguono RIFIUTO URBANO e RIFIUTO SPECIALE, a seconda della propria origine, e RIFIUTO NON PERICOLOSO e RIFIUTO PERICOLOSO, a seconda del contenuto di sostanze pericolose.
I Rifiuti Urbani sono quelli descritti nel D.Lgs. 152/06, art. 184, comma 2.
Il laboratorio si occupa di:
- Campionamento di rifiuti
- Analisi merceologica cosi come previsto dal (D.G.R.V. n.568 25/02/2005 All.B)
- Campionamento e analisi dell’IRD (Indice Respirometrico Dinamico) così come previsto dal D.M. 27/09/2010 e s.m.i.
I rifiuti speciali sono quelli descritti nel D.Lgs. 152/06, art. 184, comma 3 e si distinguono a loro volta in Speciali non pericolosi e Speciali Pericolosi a seconda del contenuto di sostanze pericolose.
Regolamento Commissione Ue 1357/2014/Ue, all’allegato III, stabilisce i nuovi criteri per effettuare la classificazione di un rifiuto in funzione del contenuto di sostanze pericolose.
La nuova norma, sostituisce, e non solo nella dicitura ma anche nell’assegnazione, le vecchie caratteristiche di pericolo da H 1 a H 15 di cui all’Allegato III della Direttiva 2008/98/CE, con le nuove classi di pericolo “HP”.
Appare dunque chiara la necessità di procedere ad una nuova classificazione dei rifiuti che potrebbe avvenire con rideterminazione delle proprietà di pericolo in base ai nuovi criteri di classificazione;
A tal proposito si provvede ad una nuova classificazione tenendo in considerazione tre diversi fattori necessari per l’attribuzione della pericolosità o della non pericolosità.
- Rifiuti con un codice CER “pericolosi in assoluto” vanno considerati sempre come pericolosi, indipendentemente dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono;
- Rifiuti con un codice CER “non pericolosi in assoluto” e vanno considerati sempre come non pericolosi;
- Rifiuti caratterizzati da codici CER “a specchio”, uno pericoloso ed uno non pericoloso; in questi casi per stabilire se il rifiuto è pericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprietà di pericolo che esso possiede.
Oltre al regolamento su citato, di fondamentale importanza vi è la Decisione della Commissione UE 955/2014/CE del 18/12/2014, che modifica l’allegato D alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 riguardante, nello specifico, l’elenco dei rifiuti, variando la descrizione di alcuni codici CER e aggiungendo 3 nuovi codici.
Nel rispetto della normativa vigente, il laboratorio si occupa di:
- Campionamento dei rifiuti nel rispetto della UNI 10802
- Analisi dei rifiuti con determinazione di metalli, idrocarburi, IPA, PCB, SOV
- Analisi di POP’S, diossine /furani e PCI presso laboratori convenzionati
- Caratterizzazione e classificazione dei rifiuti con indicazione delle classi di pericolo HP
- Analisi di eluato, test di cessione, in conformità del D.M. 27/09/2010 e s.m.i. per la verifica per lo smaltimento in discarica
- Analisi di eluato, test di cessione, in conformità all’allegato 3 del D.M. 186/06 per la verifica e l’idoneità per l’invio ad impianti di recupero
- Analisi per la determinazione dei parametri richiesti dagli impianti di termodistruzione, incenerimento, per il conferimento dei rifiuti presso gli stessi impianti.
FANGHI
Ferma restando la disciplina di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99, i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue sono sottoposti alla disciplina dei rifiuti, ove applicabile e alla fine del complessivo processo di trattamento effettuato nell’impianto di depurazione. I fanghi devono essere riutilizzati ogni qualvolta il loro reimpiego risulti appropriato.
Il laboratorio si occupa di:
- Campionamento e analisi dei fanghi da impiegare in agricoltura nel rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 99/92)
- Campionamento e analisi dei fanghi per l’utilizzo come compost nel rispetto del D.M. 05/02/98 e s.m.i.
- Campionamento e analisi dei fanghi per la caratterizzazione e classificazione degli stessi come rifiuti
TERRENI E SUOLI
Il suolo è la parte più superficiale della crosta terrestre distinguibile, per caratteristiche chimico-fisiche e contenuto di sostanze organiche, dal sottostante sottosuolo.
Il laboratorio si occupa di:
- Controllo di terreni per uso agronomico e della individuazione dei tipi di concimazione da utilizzare
- Campionamento e analisi dei parametri richiesti dalla normativa vigente con individuazione della topologia di utilizzo in relazione alle diverse destinazioni d’uso:
- Utilizzo residenziale, parchi pubblici e privati (D.Lgs. 152/06 – Allegato 5 al Titolo V della Parte quarta – Tab. A)
- Utilizzo commerciale e industriale(D.Lgs. 152/06 – Allegato 5 al Titolo V della Parte quarta – Tab. B)
- Smaltimento dei terreni come rifiuti (CER 170504)
- Campionamento e analisi per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo in conformità a quanto previsto dal D.P.R. 13 giugno 2017 – n.120 che abroga il D.M. 161/2012.
Monitoraggio discariche (aria, acque, terreni)
Il laboratorio si occupa del monitoraggio delle discariche tramite la misurazione di parametri chimico-fisici.
Tra i servizi offerti segnaliamo:
- Campionamento e analisi dei piezometri e di altre acque (acqua lava ruote, acqua di prima pioggia, ecc).
- Campionamento e analisi del biogas
- Campionamento e analisi dei parametri richiesti su biofiltro
- Campionamento e analisi delle emissioni diffuse e delle emissioni convogliate
- Analisi in loco mediante l’ausilio di GC/FID e PID
- Campionamento e analisi di percolato e di altri rifiuti
- Consulenza per la redazione del piano di monitoraggio e controllo e dei parametri da determinare
- Campionamento e analisi di deposimetri
Monitoraggio emissioni in atmosfera e qualità dell’aria ambiente
Tra i servizi offerti segnaliamo:
- Campionamento ed analisi degli inquinanti derivanti da emissioni convogliate in atmosfera di attività industriali ed artigianali (polveri, ossidi di azoto e di zolfo, acido cloridrico, fluoridrico, metalli, diossine, IPA, etc.) come previsto dai decreti autorizzativi vigenti.
- Campionamento ed analisi delle emissioni diffuse non convogliabili.
- Campionamento ed analisi qualità dell’aria previsti dalla DIR. 2008/50/CE e ss.mm.ii. (ossidi di azoto e zolfo, monossido di carbonio, PM10, benzene, etc.)
- Controllo di screening dei parametri di combustione ed efficienza degli impianti termici.